martedì 19 gennaio 2010

La cicerchiata



Tipica specialità dell'Italia centrale, Abruzzo, Umbria, Marche e Lazio. Quella della cicerchiata è una tradizione antichissima. Il nome deriva dalla Cicerchia, i ceci con cui in realtà questo dolce non ha nessuna affinità se non nell'aspetto.

Esistono ricette varie per realizzare questo dolce, a seconda della regione. Io propongo una ricetta con una variante rispetto a quella classica marchigiana, che mi è stata tramandata da mia nonna.
Rispettate alla lettera gli ingredienti e seguite attentamente le istruzioni. Otterrete degli ottimi risultati.

Ingredienti per 5 uova
5 uova
5 cucchiaini di zucchero
Mezzo guscio d'uovo di olio di semi
5 cucchiai di mistrà
Mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio
Farina "00" quanto basta per ottenere un impasto abbastanza morbido (circa mezzo kg)
Olio di arachidi per friggere
 
Per la mielatura
500grammi di miele
Un cucchiaio e mezzo di zucchero
Un cucchiaio di cacao
100 grammi di mandorle tostate
Un goccio di mistrà 

Procedimento
Rompere le uova in una terrina e lavorarle con lo zucchero. Aggiungere l'olio di semi e piano piano la farina facendo addensare un pò l'impasto. Aggiungere il mistrà coprendo prima  la superficie dell'impasto con la farina. Mescolare bene il tutto ed infine unire il bicarbonato. Mettere il composto sopra la spianatoia e lavorarlo un pò con le mani finché non risulta ben liscio e morbido ( aiutarsi con un goccio d'olio messo fra le mani per non far attaccare la pasta sulla spianatoia).
A questo punto prelevare delle piccole dosi di pasta e cominciare a fare con le mani tanti rotolini lunghi e sottili. Tagliateli tutti in piccoli pezzi e lasciateli riposare sopra la spianatoia coperti con un canovaccio da cucina.

 Ecco la variante:
Mettere a bollire l'acqua in una pentola abbastanza capiente e, quando inizia il bollore gettare dentro un pò alla volta i pezzetti precedentemente tagliati e, appena ritornano a galla, toglierli subito e distribuirli sopra un canovaccio coprendoli. (Lessandoli  gli acinetti prima di friggerli la cicerchiata viene più leggera ed asciutta).

Passiamo alla friggitura, e qui viene il bello!
Prendere una padella  abbastanza larga a bordi alti e versare l'olio di arachidi. Mettere la padella sul fuoco e portare l'olio ad un bollore molto moderato ( le bollicine si devono vedere solo sul fondo della padella) ed aggiungere un pò dei pezzetti lessati girandoli sempre con un cucchiaio di legno (per evitare che in superficie si formi una pellicina dura l'olio deve sempre coprire gli acinetti) finché non saranno ben dorati. Scolarli su carta assorbente, aggiungere un pò di olio freddo nella padella, aspettare qualche attimo ed unire altri pezzetti lessati. Continuare così finchégli acinetti non saranno tutti fritti. ( dovranno risultare gonfi e leggeri).
NB: è importante che quando si versano i pezzetti nella padella per friggerli, l'olio non sia tanto bollente, altrimenti non crescono e rimangono duri. Per questo tra una friggitura e l'altra si aggiunge un pò di olio freddo.

Passiamo alla mielatura 
Prendere un tegame grande e a bordi alti e mettervi a sciogliere il miele con lo zucchero. Unire il cacao, (circa un cucchiaio), un goccio appena di mistrà e far insaporire per due, tre minuti. Unire le mandorle e subito dopo gli acinetti fritti e mescolare bene il tutto per far arrivare il miele dappertutto. Preparare dei pirottini e versare la cicerchiata su ognuno di essi formando così tanti graziosi cestini ( si possono dare anche forme diverse da realizzare con un pò di fantasia: a ciambella, a filoncino, schiacciata). Consumare la cicerchiata quando è fredda.


2 commenti:

  1. sembrano gli struffoli che facciamo noi campani!! :)

    ottimi e buonissimi!

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  2. Hai ragione Roberta, si tratta proprio di un dolce simile agli struffoli...ottimo e buonissimo!
    Un carissimo saluto!

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